Tecnologia per l’ambiente

  

Chi Siamo

La Storia

La riforma comunitaria dell’Organizzazione Comune di Mercato zucchero (OCM zucchero), varata a novembre 2005 dai ministri dell’agricoltura della UE, ha determinato la chiusura in Italia di molti zuccherifici.

La drastica riduzione del prezzo di riferimento dello zucchero e conseguentemente delle bietole, sancita dalla nuova normativa, ha comportato la rinuncia di oltre il 75% della quota di produzione di zucchero in Italia attraverso la chiusura di 15 impianti su 19.

Al fine di ridurre l’impatto economico e sociale di questa riforma, il Governo italiano ha emanato la legge 81 del 2006 che prevede la predisposizione di un Piano nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero e l’obbligo per le imprese saccarifere di predisporre dei piani di riconversione.

Coerentemente con queste previsioni, Eridania Sadam (controllata totalitaria dal Gruppo Industriale Maccaferri con sede in Bologna), ha predisposto e avviato i progetti di riconversione sui sei impianti chiusi; questi progetti riguardano la realizzazione di centrali per la produzione di energia da fonti rinnovabili alimentate attraverso filiere agro-energetiche.

A tal fine, Seci Energia S.p.A. (società anch’essa controllata totalitaria dal Gruppo Industriale Maccaferri) nel 2006 ha costituito POWERCROP S.r.l. (di seguito PWC)\. 
L'anno 2013 vede l’ingresso di Enel Green Power nel capitale sociale di PWC per attivare una collaborazione ad ampio spettro per lo sviluppo delle energie da biomasse a filiera corta.


  

Il Gruppo

La Società PowerCrop, dal 2013, è controllata in modo paritetico da Enel Green Power S.p.A. e Agriholding S.pA. Powercrop a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni a realizzare gli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha costituito altrettante società di scopo, in particolare Powercrop Russi s.r.l. e Powercrop Macchiareddu s.r.l.

 

 

  

Le Persone

powercrop

Una struttura manageriale dedicata, si occupa dell’analisi delle dinamiche di mercato per consentire una corretta valutazione dei diversi business plan legati alle fonti di energia rinnovabili.

Lo sviluppo e la gestione degli eventuali piani industriali e commerciali viene definito insieme ai partners scelti per il progetto, creando Società operative sul territorio.

La Società holding a cui fanno capo le partecipazioni, coordina le decisioni strategiche riguardanti dette attività, fornisce servizi e assistenza generali, controlla la gestione delle singole aziende

I principi alla base del nostro operare

MODELLO ORGANIZZATIVO E GESTIONALE (ex D.Lgs. 231/01)

 

Powercrop S.p.A. si è dotata di un Modello di Organizzazione e Gestione, previsto dal Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231che ha introdotto un regime di responsabilità amministrativa a carico della Società per alcune tipologie di reati.

Il Modello di Organizzazione e Gestione (“il Modello”), adottato originariamente con delibera del Consiglio di Amministrazione del 17 aprile 2014, è stato nel corso del tempo aggiornato ed integrato in relazione agli interventi legislativi succedutisi negli anni, che hanno ampliato la categoria dei reati presupposto della responsabilità amministrativa ex D. Lgs. 231/2001 .

Il Modello di Powercrop è costituito da una “Parte Generale” e da singole “Parti Speciali”, predisposte per le diverse tipologie di Reati ed Illeciti da prevenire.

Al fine garantire il corretto svolgimento delle attività di monitoraggio e vigilanza da parte dell’organismo preposto, gli stakeholder interni ed esterni, siano essi a titolo esemplificativo dipendenti, fornitori o rappresentanti delle comunità, possono segnalare violazioni o sospetti di violazione attraverso i seguenti canali di comunicazione:

  • Indirizzo di posta elettronica: odv231pwc@powercrop.it    
  • Posta ordinaria: Funzione Audit – Organismo di Vigilanza Powercrop Via Dalmazia 15, 00198 Roma (RM)

 

Parte Generale Modello 231 Powercrop SpA - Scarica il PDF